Deemo

Yohoo! E’ stata lunga la strada sin qui…
(Sì, ci sono ancora. No, non mi ero scordata del blog. Quest’anno, in generale, non ho avuto granché voglia. Ma piano piano riprendiamo.)
Seimila anni fa avevo tradotto un po’ di canzoni di Deemo, tra cui anche la bellissima 9.8 (sebbene la mie preferite siano piuttosto Utopiosphere e Post Script). Avevo anche proferito qualcosa tipo: “Ah, appena mi va faccio pure una simpatica analisi di 9.8, che sono sicura quei fiori specifici non siano stati messi lì solo perché carini”. Avevo pure fatto tutto un elenco di appuntini sui significati di quei fiori in particolare, bene, tutto pronto. E poi, il silenzio.
L’ho rimandato fino al 2020 perché sono pigra? Well, stavolta no; all’epoca avevo dovuto formattare il mio precedente computer e gli appunti di 9.8 erano fra quelle cose che, misteriosamente, non avevo salvato altrove.
Salvo poi scoprire qualche mese fa che, in effetti, da qualche parte le avevo salvate – ritrovamenti archeologici. E dunque, approfittando del fatto che ho appena giocato (per la trentesima volta) la magnifica versione integrale di Deemo su Nintendo Switch, finalmente… ogni promessa è debito. L’interpretazione di 9.8!

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Yohoo!
Okay, non avevo mai specificato ogni quanto avrei aggiornato il blog. *Anche se magari la prossima volta cerchiamo di metterci meno di cinque mesi.*
Leggermente riorganizzato, la grafica è più piacevole, Tremotino qui accanto ci dà la sua benedizione e siamo pronti a ripartire!
Dato che avevo una voglia matta di tornare alle mie analisi/sproloqui, non credo ci fosse scusa migliore per mettermi a chiacchierare di un rhythm game che mi ha colpita un saaacco: Deemo.
Deemo è un gioco di musica. La storia, in generale, alla fine risulta relativamente chiara; giusto alcune sfumature rimangono cifrate nelle note, nei versi e nelle immagini. Non soffermarsi ad analizzarle ci lascerebbe con solo il… guscio della storia e non l’essenza, perciò, se volete approfondire sui richiami e le simbologie che sono state ficcate nelle canzoni di Deemo, accomodatevi.
La portata di oggi è una delle mie canzoni preferite del gioco intero, nonché una delle più suggestive: Utopiosphere.

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