Yohoo! E’ stata lunga la strada sin qui…
(Sì, ci sono ancora. No, non mi ero scordata del blog. Quest’anno, in generale, non ho avuto granché voglia. Ma piano piano riprendiamo.)
Seimila anni fa avevo tradotto un po’ di canzoni di Deemo, tra cui anche la bellissima 9.8 (sebbene la mie preferite siano piuttosto Utopiosphere e Post Script). Avevo anche proferito qualcosa tipo: “Ah, appena mi va faccio pure una simpatica analisi di 9.8, che sono sicura quei fiori specifici non siano stati messi lì solo perché carini”. Avevo pure fatto tutto un elenco di appuntini sui significati di quei fiori in particolare, bene, tutto pronto. E poi, il silenzio.
L’ho rimandato fino al 2020 perché sono pigra? Well, stavolta no; all’epoca avevo dovuto formattare il mio precedente computer e gli appunti di 9.8 erano fra quelle cose che, misteriosamente, non avevo salvato altrove.
Salvo poi scoprire qualche mese fa che, in effetti, da qualche parte le avevo salvate – ritrovamenti archeologici. E dunque, approfittando del fatto che ho appena giocato (per la trentesima volta) la magnifica versione integrale di Deemo su Nintendo Switch, finalmente… ogni promessa è debito. L’interpretazione di 9.8!

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